Il suo ingrediente base è il basilico, una pianta la cui origine nazionale appartiene a questa regione in quanto prodotto a Denominazione di Origine Protetta (DOP). Il basilico è originario dell’India e dell’Asia Tropicale e fu introdotto nel Mediterraneo dai romani che lo utilizzavano per scopi curativi.
Le prime ricette di pesto alla genovese risalgono ai primi del 1800 e provengono da ricette di pesti più antichi a base di aglio, noci e patate che venivano utilizzati in quanto meno costosi e più facilmente reperibili.
Ingredienti
Pur chiamandosi pesto “alla genovese”, è una ricetta molto utilizzata e tipica anche in tutto il versante tirrenico genovese e spezzino.
Nella ricetta locale e tradizionale sono previsti ingredienti come i pinoli pisani, il pecorino sardo Fiore, l’aglio di Vessalico (Imperia) e l’olio ligure, che chiaramente nel resto d’Italia e del mondo potrebbero non essere facilmente reperibili.
È una ricetta molto semplice e veloce da preparare, gli ingredienti sono poco costosi.
Il piatto è molto gustoso ed è un classico della cucina italiana.
Le seguenti quantità sono sufficienti per circa 200 grammi di trofie.
- 75 gr di basilico
- 70 gr di olio EVO
- 50 gr di Parmigiano Reggiano
- 30 gr di pecorino sardo
- 30 gr di pinoli
- 2 spicchi d’aglio (circa 3 grammi in polvere)
- sale grosso q.b.
Procedimento
Il procedimento è in assoluto la parte più semplice di tutta la ricetta.
Per prima cosa è fondamentale lavare e asciugare accuratamente le foglie di basilico in modo da non lasciare tracce di acqua nel composto.
Come si può notare nel video in alto, si procede poi pestando a mano o triturando con un frullatore tutti gli ingredienti elencati.
Si potrebbe rispettare una sorta di cronologia di pestaggio se fatto a mano per questioni di comodità.
Successivamente cuocere le tradizionali trofie o il formato di pasta che più si desidera e far saltare in padella insieme al pesto.
Una volta amalgamato uniformemente il pesto con la pasta, sarà già pronto per essere servito.