Salute e benessere

Protezione dell’ego, distorsione cognitiva di superiorità

Qualche giorno fa, leggendo un post di un ragazzo su una piattaforma social, mi è venuto in mente un film del 2001, una fantastica protagonista Nicole Kidman e una trama thriller-horror.
Insomma, qualcosa di memorabile.
Il post, parlava di persone intelligenti messe in difficoltà da persone meno intelligenti.
Nell’immaginario popolare, se si cercasse di evocare le caratteristiche di una persona “meno intelligente“, verrebbe immediatamente alla mente uno sfondo azzurro, delle persone sedute sul palco di “Uomini e donne” che urlano e si insultano, usando i peggiori spergiuri, sbraitando una valanga di volgarità ed errori grammaticali.

The Others con Nicole Kidman. Cercando di difenderci dagli “altri”, potremmo scoprire di di essere noi “gli altri”

Percependo questo stereotipo abbastanza diffuso e collocando la persona “meno intelligente” in quel contesto, in maniera molto naturale ci si autoelegge tra le persone più dotate e più intelligenti, quasi come in “The others” appunto, il problema sono gli altri.
Grace (Nicole Kidman) vive con le tende chiuse perché i suoi figli sono fotosensibili, immersa in una fitta nebbia di realtà difficili da accettare dove ognuno, dovrà imparare a riconoscere quelli che sono realmente gli altri.

Anche nella vita reale, senza tirare in ballo l’aldilà, spesso ci si divide tra noi e gli altri.
In alcuni casi, si percepisce la media delle persone intorno a noi come molto più alta della nostra; in altri casi invece ci si sente al di sopra della media, così tanto, da credersi molto intelligenti o comunque di avere un modo di pensare superiore a quello degli altri, con un valore al di sopra della massa.
Concentriamoci sulla seconda possibilità che, è motivo di grande difficoltà di relazione con le altre persone. Si ha l’impressione che tutti siano dei superficiali e stupidi e avendo poca fiducia in quello che possono offrire gli altri, si diventa di conseguenza eccessivamente selettivi e incontentabili.

Chi ha una grande autostima non ha bisogno di essere messo al centro dell’attenzione, al contrario di chi ha un’ego smisurato che ha bisogno di nutrirlo anche sovrapponendosi agli altri.

Spesso e volentieri chi giunge in questo stato mentale, finisce per pensare che le persone siano stupide nella stragrande maggioranza dei casi, se cerchiamo un difetto in un’incompatibilità caratteriale, si finirà sempre e comunque per trovare qualcosa che non va bene nell’altra persona, non importerà cosa diranno o cosa faranno gli altri, quando approfondirai una conoscenza e si passerà a stringere amicizia, qualcosa ti farà cambiare idea. Questo ti porterà a mettere le distanze anche con persone che potrebbero essere interessanti e avrebbero potuto offrirti qualcosa, perdendo opportunità sociali.

Tranquillo, lo so che stai pensando che anche tu, qualche volta, ti sei sentito superiore alla media per qualche tuo successo in determinate occasioni, ma non preoccuparti, è la natura umana ed è normale che accada, non è di questo che stiamo parlando.
Non stiamo parlando nemmeno della famosa sindrome di superiorità illusoria, più famosa come effetto Dunning-kruger, una distorsione cognitiva che fa credere, ad alcuni individui, di essere molto competenti in alcune materie, iniziando a credere di essere degli esperti del campo dimostrandosi estremamente supponenti.

Ma perché pensiamo di essere superiori agli altri? Le motivazioni sono molteplici:

  • focalizzarsi su determinate caratteristiche particolarmente positive per se stessi, eleggendo queste caratteristiche come parametri imprescindibili di superiorità, è un modo molto semplice per nutrire il proprio ego e confermare ciò di cui si è già convinti;
  • credere inconsciamente che alla fine si verrà sicuramente ignorati e dimenticati per questioni di scarsa autostima, per questo motivo, allontanare preventivamente possibili nuove conoscenze con qualsiasi scusa valida o meno valida che sia;
  • convincersi del fatto di essere effettivamente più intelligenti della media, è un ottimo modo per difendere il proprio ego. Potresti pensare che forse stai sbagliando qualcosa, ma è più semplice e funzionale fare pensieri pratici di superiorità, come premio di consolazionenon sono una persona sociale, ma almeno non sono stupido come loro“; disprezzare quello che non si può avere “non voglio amici, non mi piace stare in mezzo alle persone, la gente fa schifo!” o “è impossibile che io abbia qualcosa in comune con loro, talmente sono fissati con la loro tv spazzatura“.
    Insomma un generale “Non sono io, sono gli altri!“.

La verità, è che dovremmo essere sempre disposti a dare una possibilità agli altri, anche quando pensiamo di essere in una condizione di superiorità, dovremmo cercare di valutare se siamo vittima di un bias cognitivo, ovvero una distorsione del pensiero che ci rende sicuri di determinate convinzioni che sono invece solo il frutto di un’errata intuizione oppure di una povera disponibilità di informazioni.

 

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Daniele Contino è un sistemista reti e servizi informatici con esperienza ventennale nell'assistenza tecnica informatica. Ha lavorato sia in ambiti corporate multinazionali che come imprenditore, ricoprendo ruoli che spaziano dall'informatica, all'amministrazione, alla vendita e al commerciale. È autore, webmaster e fondatore di Superchio.it nato dalla passione per la lettura, soprattutto di saggi, e la scrittura, ma anche per la condivisione delle proprie passioni con gli altri. Missione principale del magazine è infatti quella di condividere le proprie conoscenze e tentare di divulgare le proprie competenze.