Sapevi che l’ananas non è solo da mangiare ma lo si può anche indossare?
Piñatex è un innovativo tessuto naturale ottenuto da scarti di fibre di foglie di ananas. Nasce come sostituto della pelle, per ovviare al problema della produzione massiva diventata insostenibile dal punto di vista ambientale.
Uno dei maggiori problemi nella produzione di pelle è rappresentato dalla concia, un processo complicato che prevede circa 20 fasi e l’utilizzo di 250 sostanze chimiche (tra cui tossine e metalli pesanti come aldeide, cianuro, zinco e piombo) necessarie per arrestare la decomposizione. Tutto questo rende la concia un processo estremamente dannoso, non solo per l’ambiente, ma anche per le persone.
Le alternative sintetiche come il PVC (cloruro di polivinile) non rappresentano un’adeguata alternativa, poiché ecologicamente tossiche da produrre e non di facile smaltimento.
Piñatex rappresenta una valida soluzione a questi problemi in quanto è un materiale proveniente da fonti sostenibili, ottenuto da un prodotto di scarto naturale, che necessita di un basso consumo di acqua, genera pochi scarti di produzione e non contiene sostanze chimiche nocive o prodotti animali.
Come nasce questo innovativo processo di trasformazione delle foglie di frutta in tessuto?
Tutto nasce da un’idea di Carmen Hijosa, fondatrice e Chief Creative & Innovation Officer di Ananas Anam Ltd.
Questa dottoressa spagnola ha dedicato molti anni alla ricerca e allo sviluppo dell’innovativo tessuto, ispirata dagli abiti tradizionali ricamati delle Filippine, in particolare dal barong talong (una tradizionale camicia filippina intessuta con fibre di foglie d’ananas) e spinta dalla visione di un futuro più sostenibile che potesse connettere persone, ambiente ed economia.
Lo sviluppo di Piñatex ha inizio negli anni ’90, quando Carmen, esperta di pelletteria, era consulente dell’industria filippina di esportazione della pelle. Sconvolta dall’impatto sull’ambiente che aveva l’eccessiva produzione della pelle, si rese conto che bisognava prendere provvedimenti significativi per cambiare questi processi deleteri: era necessario ricercare un’alternativa sostenibile; e quali migliori risorse se non quelle offerte da madre natura?
Ma com’è possibile che da foglie di frutta nasca un tessuto? Dopo la raccolta dell’ananas, tra le foglie di scarto si selezionano quelle idonee che vengono dopo raccolte in fasci. Le fibre lunghe vengono successivamente estratte con un processo che si chiama “decorticazione”, eseguito tramite macchine semiautomatiche, per poi essere lavate e asciugate naturalmente al sole oppure in forni di essiccazione (durante la stagione delle piogge).
Le fibre secche vengono sottoposte ad un processo di purificazione per rimuovere eventuali impurità, ottenendo così un materiale simile a lanugine. Quest’ultima viene miscelata con un acido polilattico a base di mais (PLA) e subisce un processo meccanico per creare Piñafelt, una rete non tessuta che viene sistemata in rotoli, per essere poi spedita via mare dalle Filippine in Spagna o in Italia per le lavorazioni di finitura.
Questa innovazione contribuisce davvero alla sostenibilità? Piñatex è un materiale naturale, proveniente da fonti sostenibili e cruelty free.
Utilizza foglie di scarto che costituiscono un sottoprodotto della raccolta di frutta esistente, quindi la materia prima non richiede risorse ambientali aggiuntive per la produzione. Anzi, tramite questo processo Ananas Anam lavora per i valori di un’economia circolare, unendo ricerca e innovazione per migliorare il benessere della terra e delle persone durante l’intero ciclo di vita del prodotto.
Trae la sua ispirazione dall’approccio “Cradle to Cradle” (letteralmente “Dalla Culla alla Culla”), un modello innovativo e sostenibile nato in contrapposizione al più comune approccio “Usa e getta”, che supporta politiche di progettazione ecologiche, intelligenti ed indirizzate alla definizione di processi produttivi ottimizzati ed efficienti, con il minimo spreco.
Concretamente che impatto ha questo processo sull’ambiente? Pur non essendo biodegradabile al 100%, consideriamo Piñatex un materiale ecologico, ma soprattutto socialmente responsabile.
Il materiale di base, costituito per l’80% da fibra di foglie di ananas e 20% PLA, è biodegradabile in condizioni industriali controllate.
Deriva da elementi di scarto del frutto che non richiedono aggiunta d’acqua o fertilizzanti e, inoltre, funge da concime al momento del suo smaltimento.
L’industria dell’ananas produce circa 40.000 tonnellate di foglie ogni anno, ed essendo considerate un materiale di scarto, solitamente vengono lasciate marcire o bruciate.
Nella produzione di Piñatex, sono state risparmiate centinaia di tonnellate di Co2. In che modo? Utilizzando, invece di bruciare, 825 tonnellate di foglie di scarto, la cui combustione rilascerebbe l’equivalente di 264 tonnellate di CO2 nell’atmosfera. Ciò equivale a caricare più di 33 milioni di smartphone.
Inoltre, una volta che la fibra è stata strappata dalla foglia, la biomassa rimanente può essere trattenuta per essere utilizzata come fertilizzante naturale o biocombustibile, offrendo un’ulteriore risorsa ambientale.
Si è parlato di responsabilità sociale, Piñatex contribuisce a risollevale l’economia locale? Ananas Anam sostiene le comunità agricole rurali, lavorando direttamente con le cooperative agricole, per creare un flusso di reddito aggiuntivo per i coltivatori di ananas.
Piñatex utilizza il sottoprodotto dell’industria della frutta che, nel suo iter standard, verrebbe scartato o bruciato. Il suo valore aggiunto consiste nel fatto che l’utilizzo di questi rifiuti ha creato una nuova fonte di reddito per le comunità agricole che, altrimenti, farebbero affidamento solo su un raccolto stagionale di frutta.
Attualmente Ananas Anam lavora con comunità agricole nelle Filippine, ma prevede una crescita costante che gli darà l’opportunità di lavorare con altri paesi che coltivano ananas, sostenendo le economie locali e rafforzando le loro esportazioni.
Le foglie di ananas sono abbastanza rigide, come si presenta questo tessuto al tatto? Piñatex si presenta del tutto simile alla pelle per aspetto e consistenza, e rappresenta una ‘sfida’ non solo alla vera pelle ma anche a quella sintetica, dalla quale si differenzia per i metodi di lavorazione.
Per produrre un metro quadrato di Piñatex servono quasi 500 foglie, che corrispondono in media a 16 ananas. È realizzabile in diversi spessori, resistente allo strappo e alla trazione. Forte, morbido, traspirante, leggero, resistente all’acqua e può essere facilmente stampato, tinto, cucito e tagliato.
Ok è davvero una bella trovata, sarei curioso di vedere qualche prodotto realizzato con questo tessuto, dove posso trovarlo? Piñatex è adatto per l’uso in moda, accessori e tappezzeria ed è stato utilizzato da oltre mille marchi in tutto il mondo.
Tra i brand di moda che utilizzano oggi questo materiale per la realizzazione di diversi modelli di scarpe, troviamo Hugo Boss, Pail Smith, Nike, Sezano, H&M e tanti altri.
Se invece volessimo vedere la resa di questa tessuto su una borsa o cappello, allora consiglio di dare uno sguardo ai siti web di Schenk, Mashù, Casa dei Marici o Lavvo.
E se invece cercassi una giacca o un altro tipo di indumento realizzato con Piñatex? Bhe, in questo caso è doveroso provare uno dei fantastici capi Guo Pei, un trench coat Miriam Al Sibai o una stilosissima biker jacket firmata Altiir.
Tutti i prodotti menzionati nell’articolo e tanti altri sono consultabili direttamente dal sito.
Riassumendo, Piñatex ® è un tessuto innovativo sviluppato per essere utilizzato come alternativa sostenibile sia alla pelle prodotta in serie che ai materiali sintetici inquinanti, offrendo una scelta ecologica per un futuro migliore.
Dalla selezione della materia prima iniziale allo sviluppo di una catena di approvvigionamento sostenibile, il percorso Piñatex ® si ispira ai valori di un’economia circolare e al metodo Cradle to Cradle.
L’uso della fibra di foglie di ananas, un prodotto di scarto dell’industria agricola già esistente, permette di creare e commercializzare un nuovo tessuto non tessuto, con un conseguente impatto sociale ed economico positivo, soprattutto sulle comunità agricole locali in via di sviluppo, mantenendo un basso impatto ambientale durante tutto il suo ciclo vita.
Per sottolineare i vantaggi dell’utilizzo di questa risorsa in alternativa alla vera pelle o a soluzioni sintetiche, confrontiamo i punti principali di entrambe:
In conclusione, provate a pensare a quanto sarebbe bello se la produzione eccessiva di pelle e sintetici non ecologici venisse drasticamente diminuita per lasciare spazio a materiali sostenibili come Piñatex, o ad altre soluzioni alternative che creino una nuova industria vibrante che sia responsabile sia dal punto di vista sociale che ambientale.