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Pensieri lenti e veloci di Daniel Kahneman

Con un articolo su questo libro inauguriamo la categoria delle recensioni libri.

Ho deciso di leggere questo libro per approfondire alcuni aspetti dell’emotività.
Meccanismi mentali e reazioni a cui non ho mai dato tanto peso, ma che da sempre avrei voluto comprendere meglio.
Tutti viviamo situazioni di tensione emotiva e abbiamo personalissimi modi di giudicare le nostre stesse reazioni e quelle degli altri.
Conoscere meglio il funzionamento della mente umana può essere molto utile, le nostre emozioni certe volte ci impediscono di ottenere dei risultati nelle attività che svolgiamo.
Ci serve il giusto stato mentale.

Se vi siete mai sentiti impotenti di fronte al vostro istinto, questo è il saggio giusto per voi.

L’autore

L’autore di questo fantastico libro non ha di certo bisogno della mia presentazione, ma voglio parlarne perché, per chi non lo conosce, vale la pena saperne di più.
Kahneman è uno psicologo israeliano, vincitore del Premio Nobel per l’economia nel 2002 insieme a Vernon Lomax Smith, un economista statunitense.
Cresciuto a Parigi, con l’occupazione tedesca della Francia nel 1940 vive l’esperienza dei bambini dell’olocausto, suo padre viene deportato in quanto ebreo, ma viene rilasciato dopo poche settimane.
Nel ’48 ritorna a vivere in Israele poco prima della creazione dello stato di Israele.

Parliamo di uno dei fondatori della finanza comportamentale, professore all’Università di Princeton.

Daniel Kahneman psicologo israeliano, vincitore del Premio Nobel per l’economia nel 2002. Professore all’università di Princeton. Uno dei fondatori della finanza comportamentale

Anche se non hai dimestichezza con la finanza, questo non ti pregiudica la comprensione degli argomenti affrontati da Daniel Kahneman. Anche dove si fa deliberatamente riferimento all’ambito economico, i temi vengono comunque ribaltati sulla vita quotidiana degli individui comuni e non solo di chi compie scelte finanziarie. In fin dei conti, chiunque abbia un lavoro e una casa, compie scelte finanziarie di qualche tipo.
Collaborò per diversi anni con Amos Tversky, anche lui psicologo israeliano e pioniere della psicologia cognitiva.

Il saggio

I principali argomenti trattati nel libro, derivano proprio dalle conferme, anni dopo, di molte ricerche che Kahneman svolse proprio insieme ad Amos Tversky.
La scrittura è molto colloquiale e confidente, racconta oltre ai concetti e ai test sui campioni di soggetti, molti ricordi, aneddoti su accordi e disaccordi con altri ricercatori, sorprese e lampi di genio, come se fossi seduto al bar con un vecchio amico che discorre sui bei tempi andati.
Ci si affeziona alla personalità dell’autore.

Amos Tversky, suo collaboratore che non vide mai le conferme del mondo scientifico a molte delle teorie che stilarono insieme, venne a mancare nel 1996 a causa di un melanoma metastatico.
Tversky, oltre ad essere un collaboratore era un grande amico di Daniel. Si può percepire tutta la sua malinconia nel non poter condividere le gioie dei riconoscimenti riguardo le loro ricerche.

I protagonisti del libro di Daniel Kahneman sono dapprima due personaggi fittizi, il veloce ed intuitivo “sistema 1” ed il lento, pigro e rigoroso “sistema 2”, successivamente due specie differenti, gli Umani che vivono sulla terra e gli Econ che vivono nel mondo della logica e della razionalità, per arrivare infine ai due sé, quello esperienziale che ci fa vivere il momento e quello mnemonico che segna i punti.
La prima parte del libro è molto semplice da capire, la disamina sui due sistemi è molto chiara e alla portata di tutti.

Dopo essermi fatto ingannare con un paio di illusioni visive, mi ha fatto capire immediatamente quanto sia pigro il mio “sistema 2” con il quesito della mazza e dalla palla, che insieme costano 1,10 dollari, ma la mazza costa esattamente un dollaro più della palla, quindi quanto costa la palla?
Beh, per me è stato chiaro fin dall’ultima lettera del quesito che la mazza costasse sicuramente più di un dollaro e la palla meno di 10 centesimi. Tuttavia il mio “sistema 1” mi ha subissato di suggerimenti immediati e sbagliati. Ad occhio sembra che i prezzi fossero rispettivamente 1 dollaro per la mazza e 10 centesimi per la palla, ma non è così.
La potenza di questo saggio è quello di introdurre quelli che sono i tuoi limiti come essere umano e dimostrarteli seduta stante.

La prima risata mi viene estorta dalla sostituzione dei quesiti. A volte quando un quesito ci sembra difficile lo sostituiamo con qualcosa di più semplice, l’ho visto fare mille volte ad altre persone e l’ho fatto altrettante mille volte anche io.

Si passa per associazioni, fluidità cognitiva, flow, priming, matching di intensità, euristiche e bias, tutto abbastanza intuibile, sempre con la sensazione di essere al banco del bar col caffè davanti.

Copertina originale di “Pensieri lenti e veloci” di Daniel Kahneman

Storco il naso alla regressione verso la media, un po’ prima della metà del libro. Sono costretto a rileggere più volte, un concetto difficile da afferrare nell’immediato e a quanto dice l’autore, non sono il solo ad avere questo problema.
Se oggi sei il migliore perché la tua performance è strepitosa, la gente si congratulerà con te, ma domani, potresti fare una buona performance piuttosto che una eccezionale. Qualcuno potrebbe punirti per questo, magari tu stesso. Questo potrebbe far pensare che il meccanismo di ricompensa non funzioni, ma si tratta solo di un ritorno alla media.
Se oggi sei da dieci su dieci, con molta probabilità farai fatica ad esserlo anche domani e dopodomani, ma non è colpa tua. Tu ci avevi mai pensato?

Da qui la situazione inizia a diventare ardua. Fioccano temi come teoria del prospetto, agente razionale e opzioni di rischio. Concetti molto vicini alla finanza comportamentale, ma che possiamo apprezzare anche nella vita di tutti i giorni quando decidiamo cosa fare della nostra vita. Da qui in poi bisogna leggere con calma e con attenzione.

Uno degli ultimi argomenti trattati è qualcosa che mi ha profondamente portato a riflettere, sia per la concettualità che per il mio personale bagaglio di vita. I due sé, quello esperienziale e quello mnemonico e gli effetti di picco-fine. Ti è mai capitato di vivere delle esperienze soddisfacenti che sono finite molto male e nonostante tutto quello che ci fosse stato di positivo ti sembrasse, a posteriori, qualcosa di estremamente negativo successo nella tua vita? Kahneman ti spiega il perché e se volessi saperlo, dovresti leggere questo libro.

Conclusioni

Leggere racconti di vita quotidiana, esempi, svolgimento e risultati dei sondaggi effettuati negli anni, spesso mi ha suscitato un sorriso perché riuscendo a comprendere certe dinamiche già viste nella vita reale di ogni giorno ho pensato “ecco cosa significa“, quasi mi avessero rivelato una realtà parallela invisibile.
Altre volte invece arriva dal profondo, il sorriso che ti suscita è diverso, è un’incredibile uovo di colombo. Inizi a capire le ragioni di scelte sbagliate e comportamenti che reputeresti strani, sia che fossero tuoi o di chi ti sta intorno.
Questo non significa che la prossima volta non rifarai lo stesso errore, si tratta di un manuale di consapevolezza.
Attuare quella consapevolezza non è conseguente ad una lettura, richiede impegno ed esercizio. Se leggessi il manuale di PAX, un armadio dell’IKEA, non saresti in grado di montarlo se non iniziassi a farlo con cacciavite alla mano. Ricordati che potresti mettere un’anta al contrario ma fa parte dell’esperienza, la prossima volta, se te ne comprerai un altro, ricorderai che quello non è il verso giusto.
Ma come dice lui stesso in questo libro, imparare a conoscere i limiti e le dinamiche mentali, rende migliori in primis come osservatori, ma non altrettanto bravi con se stessi nella correzione di certi errori, certamente più allenati nel riconoscerli che è già un buon inizio.

 

 

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Daniele Contino è un sistemista reti e servizi informatici con esperienza ventennale nell'assistenza tecnica informatica. Ha lavorato sia in ambiti corporate multinazionali che come imprenditore, ricoprendo ruoli che spaziano dall'informatica, all'amministrazione, alla vendita e al commerciale. È autore, webmaster e fondatore di Superchio.it nato dalla passione per la lettura, soprattutto di saggi, e la scrittura, ma anche per la condivisione delle proprie passioni con gli altri. Missione principale del magazine è infatti quella di condividere le proprie conoscenze e tentare di divulgare le proprie competenze.