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NFT, Non-Fungible Token

Cosa sono gli NFT?

I Non-Fungible Token, sono la risposta della blockchain alla necessità di rendere unico e irriproducibile un contenuto multimediale.
Ma cosa significa Token non fungibile? La capacità di un bene di essere fungibile sta nell’essere intercambiabile, non per l’oggetto stesso e per le sue caratteristiche, ma per il valore che gli è stato assegnato.

Gli NFT generano l’unicità di qualsiasi contenuto di tipo multimediale, diventando non replicabili.

Ad esempio, due banconote da 10 euro saranno intercambiabili con una banconota da 20 euro, non per quella specifica banconota che viene scambiata, ma per il valore che è assegnato a quel tipo di banconota.

Gli NFT sono unici e non sono in nessun modo intercambiabili, come potrebbe essere un bene immobile o un dipinto su tela, ma in versione digitale.
Questa unicità, può essere data ad ogni sorta di prodotto digitale come audio, video, applicazioni, documenti, ebook, foto o qualsiasi altro.

Ma come funzionano? Gli NFT sono dei Token digitali, vengono registrati e associati ad un indirizzo di portafoglio di una rete blockchain. La registrazione di un NFT , detta coniatura, è come una transazione che viene salvata all’interno della catena di blocchi della rete. La rete permetterà di verificare l’autenticità, il creatore e il possessore di quei beni digitali.

Per capire come funziona la catena di blocchi, è necessario leggere l’articolo “Cos’è la blockchain?“.

A cosa servono gli NFT?

Le applicazioni pratiche sono già svariate, nonostante sia una tecnologia nata da pohissimo tempo. Per il momento, escludendo possibili sviluppi futuri per altri impieghi, sono riassumibili in tre macrocategorie:

  • Arte digitale
  • Collezionabili
  • Metaversi

Il discorso dell’arte digitale, nonostante abbia già macinato milioni di dollari se non miliardi, rimane un discorso un po’ controverso a causa del non riconoscimento di questo genere di arte da parte dei critici d’arte tradizionale. Questo probabilmente accade per la confusione tra, la vendita di collezionabili e la vendita di arte digitale.

Crypto Punk è un progetto NFT realizzato in pixel art

Uno dei casi più famosi da poter prendere come esempio, per fare questa disambiguazione, è la vendita dei Crypto Punk. 

Crypto Punk è un progetto NFT  che nasce ben prima di questa tecnologia. Si tratta di 10.000 avatar realizzati in pixel art, ognuno con caratteristiche differenti.

Una volta registrati come Token non fungibili sono stati scambiati a prezzi esorbitanti, fino ad attirare l’attenzione anche di case d’asta come Christie’s, dove un lotto di 9 di queste immagini sono state vendute per  17 milioni di dollari.
Piattaforme di scambio NFT con comunità estese come OpenSea, hanno inoltre dimostrato che, molti investitori sarebbero disposti ad acquistare questi Crypto Punk anche per decine di migliaia, se non per centinaia di migliaia di euro.

Usando una scala di valori legata all’arte tradizionale, questo genere di opere hanno ricevuto severe critiche a causa della scontatezza e della bassa qualità che molte di queste opere trasmettono.

Come saranno sviluppati in futuro metaversi ed NFT? Come interagiranno con la nostra realtà?

Trattandosi comunque di un fenomeno nuovo, in molti casi come quello dei Crypto Punks, sembra trattarsi di qualcosa più simile alle collezioni delle figurine Panini in versione NFT, con valore percepito in base alla tiratura, più che di arte vera e propria.
Trattandosi di un ecosistema ancora molto giovane, queste differenze verranno sicuramente chiarite con il tempo e lo sviluppo di altre community.

Infine, parlando di uno dei trend più in crescita nell’ultimo anno, ci sono anche i metaversi, che interagiscono con entrambe le categorie di NFT appena citate.
Cos’è un metaverso? É un mondo virtuale, in cui ci si potrà muovere attraverso il proprio alter ego digitale per fare qualsiasi cosa si faccia nella vita quotidiana, come ad esempio lavorare, fare shopping, andare a scuola, fare la spesa.
Immaginiamo di dover fare shopping, di poter visitare un negozio, vedere i capi che ci interessano in una tridimensionalità molto più definita, oppure di voler visitare una mostra e di volerci aggirare per una galleria per guardare l’esposizione di un famoso fotografo.
Il metaverso vuole rendere possibile questo genere di dinamiche, dove i capi del negozio o le foto della galleria, sarebbero degli oggetti unici e irriproducibili, in qualità di NFT registrati su una rete blockchain.

Oltre questo genere di metaversi, esistono anche gli NFT per il gaming. Ambientazioni in cui all’interno di un videogioco, è possibile acquistare questi oggetti unici o a tiratura limitata, che possono essere semplici oggetti di scena o da utilizzare per qualche particolare scopo dalla piattaforma ludica, potrebbero essere un bazooka per uno sparatutto, o un motore per una simulazione di competizioni automobilistiche.
In The SandBox, uno dei videogiochi più quotati su blockchain , si possono acquistare i terreni per creare esperienze digitali, ogni terreno che fa parte di una mappa è unico e non riproducibile, oltre ai terreni vengono commercializzati una serie di oggetti di scena o di utilità al gioco.

Esistono anche metaversi paralleli alla realtà come OVRland, una piattaforma per esperienze di realtà aumentate e/o virtuali (AR/VR) geolocalizzate, basata sulla blockchain di Ethereum, dove gli asset NFT sono collegati a posizioni geografiche (standard ERC-721). Una mappa, che riproduce fedelmente la geografia del mondo reale, è stata divisa in 1,6 trilioni di esagoni, ogni esagono (OVRLand) rappresenta una posizione geografica unica, acquistabile come NFT, il proprietario dell’esagono può decidere quale esperienza AR/VR verrà visualizzata in quella posizione. I casi d’uso sono: giochi, eventi dal vivo, vendita al dettaglio virtuale, avatar, turismo e molti altri.

Il valore degli NFT e dei metaversi

Cosa definisce il loro valore? Come abbiamo già detto in precedenza, il valore intrinseco di questi oggetti multimediali si basa sul principio di scarsità come conseguenza della loro unicità, tuttavia, un oggetto anche se unico non è per forza di valore, ed è qui che subentra il concetto di domanda e offerta.

Da cosa è definito il valore di un asset? Domanda ed offerta sono la risposta

Come spesso accade nel mondo reale, se esiste la domanda per un bene o per un servizio, il prezzo andrà a salire, soprattutto se si parla di un bene scarso da reperire.

Ma da cosa dipende la domanda? La domanda dipende dalla percezione del valore di quel determinato bene o servizio. Il valore percepito che non è per forza collegato alla sua utilità o a un valore “reale”.
Ne è dimostrazione l’oro che è Il metallo più capitalizzato al mondo, ma perchè un metallo dovrebbe valere più di un altro? Se la percezione del valore di un determinato oggetto diventa collettiva, associata al principio di scarsità, il suo prezzo potrebbe lievitare ben oltre il buon senso, come tante volte accaduto anche nell’arte tradizionale o nel collezionismo di francobolli e monete.

Gli NFT  che invece sono legati ad un uso funzionale relativo al gaming, potrebbero assumere un valore dettato dall’utilizzo che se ne dovrebbe fare all’interno del gioco.

Esaminare queste tecnologie ed immaginare la loro applicazione nella vita di tutti i giorni, per moltissimi potrebbe apparire come voler riprodurre male l’ambientazione di un film di fantascienza futuristica e distopica.
La prima domanda che ci viene in mente è “chi dovrebbe voler comprare una roba del genere?”, oppure potremmo pensare che questi mondi e oggetti virtuali, non abbiano alcun nesso con la realtà e rimarranno incastonati nella loro nicchia astratta.
Tuttavia il 2022, sarà probabilmente l’anno in cui inizieremo a comprendere che internet sta cambiando aspetto, questo ce lo suggeriscono anche i massicci investimenti che le Big Tech stanno effettuando sul mercato dei metaversi.

Lo scorso ottobre Marck Zuckerberg, ha rebrandizzato la sua azienda da Facebook in Meta (come si può notare all’avvio di tutte le App che appartengono all’azienda), dichiarando che è un nuovo capitolo per l’intero mondo di internet, che nei prossimi anni subirà incredibili cambiamenti inerenti alla realizzazione di metaversi.

Microsoft effettuando l’acquisizione più costosa della sua storia per la modica somma di 68,7 miliardi di dollari, fa sapere che la Activision Blizzard avrà un ruolo centrale nella realizzazione del suo metaverso.

Intanto su Opensea, Nike (che ha acquistato la startup Rtfkt), crea scarpe da ginnastica e accessori virtuali e Adidas, ha venduto coniando NFT, animazioni e buoni per l’acquisto di beni materiali per oltre 23 milioni di dollari.

E la lista è ancora lunga.
Questi sono solo esempi, di come in futuro questa tecnologia potrebbe entrare a far parte delle nostre vite e interagire ben oltre quello che ci aspettiamo.
Il Web3 (definizione dell’insieme di questi nuovi ecosistemi), sono qui per definire soldi e identità su internet.

La strada dello sviluppo è solo all’inizio.

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Daniele Contino è un sistemista reti e servizi informatici con esperienza ventennale nell'assistenza tecnica informatica. Ha lavorato sia in ambiti corporate multinazionali che come imprenditore, ricoprendo ruoli che spaziano dall'informatica, all'amministrazione, alla vendita e al commerciale. È autore, webmaster e fondatore di Superchio.it nato dalla passione per la lettura, soprattutto di saggi, e la scrittura, ma anche per la condivisione delle proprie passioni con gli altri. Missione principale del magazine è infatti quella di condividere le proprie conoscenze e tentare di divulgare le proprie competenze.