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Bologna Children’s Book Fair 2022, ritorno in presenza

Anche la 59esima edizione della Bologna Children’s Book Fair si è conclusa, finalmente in presenza, dopo due anni di assenza e distanziamento sociale. 

Per me il ritorno in fiera è stato un grande evento, perché mi ha riportato indietro nel tempo ricordando gli anni dell’Accademia e dei corsi di illustrazione per l’editoria fatti di scambi di idee, sperimentazioni e insegnamenti, che hanno alimentato il mio amore verso l’immagine e il libro illustrato. 

Quest’anno ho percepito un clima sereno, scandito dal bisogno irrefrenabile di esserci per incontrarsi, abbracciarsi e confrontarsi con una visione nuova e curiosa che, se pur attraversata dalla tensione e dalla paura per gli avvenimenti storici che stiamo vivendo, è riuscita con l’immaginario a calmare gli animi, aprendo alla speranza di un mondo nuovo fatto di pace, unione e serenità. La speranza, data dalla stessa partecipazione delle nazioni, pone fine al giudizio che spesso ci espone all’odio, predisponendoci alla fiducia per il futuro con l’auspicio che tutto possa tornare alla normalità e che gli adulti e i bambini possano tornare a sognare serenamente. 

Proprio sul tema del conflitto, l’editoria italiana si è mobilitata dando un contributo significativo a sostegno dell’emergenza umanitaria in Ucraina, devolvendo il ricavato delle vendite alla Croce Rossa Italiana, con la pubblicazione di Einaudi che sceglie Beatrice Alemagna per illustrare la filastrocca di Gianni Rodari “La luna di Kiev, diventata virale a pochi giorni dal conflitto. Una filastrocca pacifista e antimilitare, nata nel 1955 e diventata attuale, riuscendo a sorvolare con leggerezza sulla visione rigida degli adulti per aprirci a un pensiero di pace, senza filtri, una guerra raccontata attraverso gli occhi dell’infanzia, in cui non c’è spazio all’ingiustizia e alla ferocia. 

“Chissà se la luna
di Kiev
è bella
come la luna di Roma,
chissà se è la stessa
o soltanto sua sorella…

Ma son sempre quella!
– la luna protesta –
non sono mica
un berretto da notte
sulla tua testa!

Viaggiando quassù
faccio lume a tutti quanti,
dall’India al Perù,
dal Tevere al Mar Morto,
e i miei raggi viaggiano
senza passaporto.” 

Gianni Rodari, Scrittore, pedagogista e Poeta, 1955

Riprende insieme alla fiera, la mostra degli illustratori con più di 79 artisti provenienti da 29 paesi di tutto il mondo

Momento imperdibile, nonché primissima tappa della visita in fiera, è stata come tutti gli anni la mostra internazionale degli illustratori, un angolo espositivo con più di 79 artisti provenienti da 29 paesi di tutto il mondo.  

Illustrazioni che quest’anno hanno dato spazio a un linguaggio grafico visivo variegato, fatto di tecniche sperimentali come il ricamo, il patchwork, opere di cartotecnica, tecniche miste e digitale. Opere il cui linguaggio visivo, rispecchia talvolta la cultura e il contesto socio politico di provenienza. Accattivanti e pop sono state le illustrazioni degli illustratori coreani, ricche di richiami alle avanguardie del ‘900, di forte impatto, dense di significato, anche quelle degli iraniani e argentini. 

Superato lo spazio espositivo, mi sono soffermata nella hall principale, alla conferenza di presentazione della mostra a cura dell’Associazione culturale Hamelin, dal titolo “L’ora magica”, di una delle più grandi autrici contemporanee, Kitty Crowther, il cui linguaggio giocoso e colorato riesce ad arrivare al cuore dell’infanzia. 

Un progetto durato tre anni che, ha visto l’illustratrice trasformare le stanze e il giardino dell’associazione in una mostra-opera,

Ospite d’onore della Bologna Children’s Book Fair 2022, Sharjah, nominata dall’UNESCO Capitale mondiale del libro 2019-20

mescolando opere inedite, ma anche facce munariane e disegni concepiti appositamente per la mostra su muro e su carta. “L’ora Magica”, spiega l’autrice, è il momento in cui la luce trasforma le cose facendole vibrare di un bagliore speciale, in cui tutto muta e si apre al gioco, all’avventura e alla contemplazione. 

Tra una conferenza e l’altra, ho dedicato un momento alla mostra degli illustratori del paese ospite, che quest’anno ha visto partecipe Sharijah, con illustratori, artisti e narratori come protagonisti della letteratura araba per ragazzi. Un’opportunità per consolidare il loro legame con nazioni e città di tutto il mondo, attraverso il dialogo e lo scambio culturale, incoraggiando tutte le figure del settore a perseguire l’eccellenza mediante formazione e riconoscimenti. 

Altre due tappe del tour in fiera, sono state le conferenze di premiazione dei miglior libri di narrazione per testo e immagini 2021, Premio Liber e Premio Strega come migliori narrazioni del 2021. 

In particolare il Premio LiBer, per il Miglior Libro 2021, vinto dalla graphic novelLe parole possono tutto di Silvia Vecchini e Sualzo edito da Il Castoro, già vincitori del premio Laura Orvieto 2019-2021 nella sezione 12-15 anni. Una premiazione, alla quale la rivista Liber ha dedicato un contributo speciale, basato su una lunga intervista spontanea e amichevole tra gli autori e la mia cara amica libraia Agata Diakoviez. Un premio speciale per gli autori perché per la prima volta tra i 156 titoli giudicati come migliori uscite dell’anno, vince la selezione fuori da ogni categoria, mettendo il romanzo a fumetti sullo stesso piano del racconto tradizionale, una graphic novel con una storia che racconta il potere che le parole possono avere per dar forma alle cose, per cambiare la vita e talvolta salvarla.  

Nella storia, il loro linguaggio narrativo e visivo, si fonde in un racconto che mostra i passaggi difficili della vita degli adolescenti, la loro difficoltà di comunicare delineata attraverso l’alfabeto della tradizione ebraica sapientemente usato dagli autori, che nel racconto diventa ponte di unione tra la realtà e la memoria, tra il possibile e l’impossibile. 

Una premiazione fantasiosa in cui Sualzo ha deliziato i presenti con il suo ukulele, eseguendo un pezzo musicale in lingua yiddish. 

“Il viaggio” di Peter Van den Ende, Premio Strega alla Bologna Children’s Book Fair 2022 come miglior narrazione per immagini.

Ultimissima tappa, è stata poi la conferenza di premiazione del vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi, assegnato all’illustratore belga Peter Van den Ende con il libro senza parole “Il Viaggio”, edito da Terre di Mezzo, come migliore narrazione per immagini. Un racconto visivo, che narra in silenzio il viaggio come metafora della vita, un immaginario articolato in bianco e nero, la cui lettura richiede uno sguardo attento per stimolare il pensiero e la riflessione. L’autore crea delle tavole iper-realistiche ricche di dettagli e indizi, con lo scopo di far riflettere sul rapporto tra uomo e ambiente, sul presente e sul futuro. 

Questo libro, l’avevo sfogliato qualche mese fa in una libreria specializzata per l’infanzia e mi ero soffermata sul riconoscimento che Shaun Tan ha dedicato al racconto: “Un sogno epico superbamente illustrato fino all’ultimo dettaglio”. Incuriosita, sfogliando e leggendo il testo, mi sono ritrovata immersa in una narrazione avventurosa e incredibile, fatta di personaggi e mostri spaventosi in cui la barchetta di carta protagonista, dopo un lungo vagare, troverà probabilmente la sua meta tanto attesa. Qui le immagini così potenti e dettagliate, diventano metafora della vita reale in cui le cose cambiano solo dopo aver superato impervie tempeste. 

Un premio che ho molto apprezzato perché viene valorizzata la componente visiva in cui il linguaggio senza parole, diventa sempre più apprezzato come potente mezzo per riflettere e osservare con calma e attenzione, eliminando barriere linguistiche e culturali, facilitandone talvolta la comprensione. 

Insomma una fiera ricca di novità in cui i linguaggi narrativi si fondono, si aprono all’innovazione e alla tecnologia, dove il fumetto, diventa forte strumento di istruzione ed educazione per i giovani lettori e i racconti senza parole cavalcano l’onda delle nuove tendenze mondiali in grande ascesa nel mondo dell’editoria. 

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Autrice
Sonia Tralli è un’artista visiva italiana nata a Matera nel 1988. La sua espressione artistica, ha inizio sin da piccola formandosi poi presso il liceo artistico e più tardi conseguendo gli studi accademici in Decorazione e Illustrazione per l’editoria presso le Accademie di Bari e di Bologna.